ANTONIO
CANAL

In arte Canaletto, il più illustre vedutista del ’700 a Palazzo Braschi

dal 20 settembre al 4 gennaio 2023

Introduzione alla mostra

Con il suo modo di rendere su tela la laguna veneziana, Canaletto è riuscito a realizzare delle tavole che pur idealizzando la sua terra natia non la ritraggono mai in modo irrealistico. Il sapiente uso della prospettiva, la particolare lavorazione del colore e la resa atmosferica delle sue opere lo hanno guidato verso risultati decisamente rivoluzionari per l’epoca, che gli hanno permesso di diventare il più illustre vedutista del ’700. Il grande pittore veneziano si divise tra la sua città e l’Inghilterra dimostrando di saper adattare al suo stile due tipi di paesaggi decisamente molto diversi tra loro. Proprio grazie alla sua versatilità, l’arte di Canaletto è stata tra le più richieste dai grandi personaggi dell’epoca come il console inglese Joseph Smith e il principe del Liechtenstein.

Ciò che interessava a Canaletto era rendere le sue vedute quanto più possibile simili alla realtà, per cui iniziò a prestare particolare attenzione alla resa atmosferica e alla ricerca scientifica. Apparve subito evidente in questo dipinto una maniacale attenzione per i dettagli, che è palese sia nella resa delle strutture architettoniche sia nel modo realistico di ritrarre il cielo attraverso contrasti chiaroscurali ed effetti di luci e ombre che si ritrovano in tutta la sua produzione artistica. 

La scena è osservata da palazzo Balbi, in direzione del ponte di Rialto che chiude le linee di fuga sullo sfondo. Il canale,delimitato in primo piano dal perimetro della tela,corre verso il punto di fuga della composizione; lungo le sue rive si svolge la scenografica sfilata dei palazzi addossati gli uni agli altri,quelli sul lato sinistro, splendono illuminati dal sole che rivela impietoso il degrado delle costruzioni. Oltre ai minuti particolari architettonici. Grazie all’impiego preso a prestito dalla tecnica scenografica,di due diverse fonti di luce (poste su entrambi i lati della tela) alterando in modo suggestivo la visione reale, le acque della laguna sono oscurate dalle ombre di palazzo Balbi,sulla sinistra,e da quelle delle case dei Mocenigo, sulla sponda opposta. La pittura del Canaletto, oltre ad unire nella rappresentazione topografica, architettura e natura, si atteneva a rigorose e precise condizioni di luce e a valori assoluti della prospettiva, ottenuta con l’uso della camera ottica.

Dove

 Piazza di San Pantaleo, 10,

Piazza Navona, 2, 00186 Roma RM

Orari

dal martedì alla domenica

dalle ore 10.00 alle 19.00 – chiuso lunedì 

Contatti

 Tel. 060608 – Email: museodiroma@comune.roma.it